mercoledì, agosto 09, 2006

Considerazioni su Rivoli


Ieri sera, Elisa, Daniele, Elisabetta ed io dopo una mangiata al cinese a Collegno, ci siamo fatti un giro per il paese ma poichè non c'era nulla da fare e nemmeno molta gente siamo tornati a Rivoli. Dopo la classica passeggiata in via Piol ed una chiacchierata su una panchina siamo scesi verso piazza Martiri fino a giungere al parcheggio.
Siamo poi saliti in macchina e siamo rimasti lì a parlare perchè si era alzato il vento e iniziava a fare decisamente freddo.
Discutendo però così del più e del meno abbiamo finalmente capito come si regge l'economia del paese di Rivoli!
Si, infatti tutto è cominciato notando che vicino alla Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza sorgono un'assicurazione, una pasticceria ed una agenzia per trovare casa. Attraversando la strada si giunge al parcheggio dove eravamo noi e vicino ci sono due cabine telefoniche, un bagno pubblico e alcuni cassonetti.
Abbiamo così capito che tutta l'economia di Rivoli si basa sui netturbini.
Già, perchè una persona entra in banca e preleva i soldi necessari a comprarsi una casa, passa in agenzia per acquistarla, poi stipula una assicurazione ed esce. Con i pochi soldi rimasti compra un bombolone che si mangia tranquillamente attraversando la strada. Sicuramente una volta comprata casa vorrà come minimo avvisare -che so- la moglie e quindi si fionda alle cabine, facendo una telefonata lunghissima per parlare di come sarà la loro casa, dove l'ha presa, come potranno viverci, come l'arrederanno...
La telefonata è il fulcro di tutto perchè sarà così lunga da permettere il completamento della digestione del bombolone.
Infatti, una volta digerito, l'uomo (si capisce che è di sesso maschile, è ovvio!! =D ) trovandosi vicino al bagno ne farà uso, ben guardandosi dal gettare la carta del bombolone nel cesso!
Anzi, la conserverà, andando poi a buttarla nei cestini lì nei pressi.
E anche questo è un punto focale della vicenda!
Già perchè tutto questo innescherà un circolo ed una serie ciclica di eventi.
Infatti, di lì a poco passerà un netturbino a raccogliere l'immondizia. Una volta finito il suo turno di lavoro (che guarda caso coincide con la raccolta proprio di quei cassonetti!), il netturbino correrà in banca a ritirare il suo stipendio. Con i soldi appena guadagnati andrà a stipulare una polizza sulla vita. Soddisfatto uscirà fuori e attraverserà la strada, venendo però travolto da un tizio in auto che dovrà sborsare fior fior di quattrini per via della polizza appena sottoscritta (piena zeppa di clausole per incidenti, calamità, infortuni e traumi di varia entità).
Il netturbino così, una volta rimessosi in piena salute e divenuto ormai ricco, non avrà altro da fare che cambiare vita.
Il fortunello infatti andrà ad acquistare una nuova casa all'agenzia di zona, ovviamente dopo aver prelevato la giusta somma nella Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza! Coi pochi spicci rimastigli in tasca (aveva prelevato appena più della somma prevista per la casa, ma si sa, adesso è ricco!! =D ) si compra un bombolone che si mangia di tutto gusto.
Attraverserà poi la strada -giungendo- questa volta sano, dall'altra parte della strada, dove potrà telefonare a sua madre/consorte/fidanzata per avvisarla del nuovo acquisto. Anche qui la telefonata si protrarrà per numerosi minuti, concedendo al bombolone tutto il tempo necessario alla sua completa digestione. Una volta riagganciato si precipiterà in bagno e, una volta espletate le funzioni fisiologiche, butterà la carta nei cassonetti.
Alla fine un altro netturbino raccoglierà l'immondizia dei cassonetti, completando il ciclo di eventi.
Quindi, come potete ben capire, tutta l'economia di Rivoli si basa sui netturbini.
Ma attenzione: guai se una persona (o un netturbino appunto) butta la carta del bombolone nel cesso: innanzitutto questo non potrebbe succedere perchè in tal caso un netturbino verrebbe a bussarti al bagno insultandoti perchè non hai buttato la carta e dicendoti che sei un reietto della società, ma se anche così questo dovesse accadere tutta l'economia su cui si basa Rivoli crollerebbe e il comune si troverebbe di fronte ad una crisi da cui sarebbe ben difficile rialzarsi.
Anche perchè bisogna considerare che i netturbini non lavorerebbero più e di conseguenza non verrebbero più pagati. Nessuno acquisterebbe più case e quindi non avverrebbe nessun prelievo di soldi e non verrebbero stipulate nuove polizze.
Infine nessun bombolone sarebbe più venduto e nessuna telefonata verrebbe più fatta.
La fortuna di Rivoli è che sebbene ciclicamente, anche se molto di rado, questo accada, ci sono sempre alcuni turisti che passando parcheggiano, si comprano un bombolone, riattraversano e buttano la carta nei cestini, riinnescando tutta la storia.
Mitica Rivoli.
Un paese ricco di netturbini!! =)

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